Alterity (2022)
Un battito di cuori - Testo critico a cura di Matteo Gari /
“Le storie della scienza possono essere raccontate con grande efficacia come storie delle tecnologie. Queste tecnologie sono stili di vita, ordini sociali, pratiche di visualizzazione. Queste tecnologie sono pratiche specializzate. Come vedere? Da dove vedere? Quali limiti alla visione? A che scopo vedere? Chi vedere con che cosa? Chi riesce ad avere più di un punto di vista? Chi viene bendato? Chi porta il paraocchi? Chi interpreta il campo visivo? Quali altre capacità sensoriali desideriamo coltivare, oltre alla visione?”(1).
La pratica di Marco Calzolari, in arte SINTETICO (1996, Ferrara), si pone al confine tra arte, scienza e ricerca tecnologica, concentrandosi sull’esplorazione della coscienza umana attraverso la creazione di processi, esperienze e installazioni, che invitano le persone a mettersi in ascolto e riflettere introspettivamente. In particolare, è interessato al rapporto e alle dinamiche che intercorrono nell’incontro tra singole individualità attraverso dispositivi, tanto tecnologici quanto corporei. Proprio l’elemento tecnologico, in questo caso un vero e proprio apparato prostetico, diventa strumento per captare e tradurre gli impulsi corporei, come il battito cardiaco, mettendo in dialogo macchina ed esseri umani, espandendone l’esperienza percettiva.(1) D. J. Haraway, Manifesto Cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, a cura di L. Borghi, introduzione di R. Braidotti, Milano, Feltrinelli 1995, p.118
(2) Dal tedesco “campo completo”.
A beat of hearts - Critical text curated by Matteo Gari /
“The stories of science can be told to great effect as stories of technologies. These technologies are lifestyles, social orders, visualization practices. These technologies are specialized practices. How to see? Where to see from? What limits to vision? What is the purpose of seeing? Who to see with what? Who can have more than one point of view? Who gets blindfolded? Who wears the blinders? Who interprets the field of view? What other sensory abilities do we want to cultivate besides vision? ”(1).
The practice of Marco Calzolari, aka SINTETICO (1996, Ferrara), stands on the border between art, science and technological research, focusing on the exploration of human consciousness through the creation of processes, experiences and installations, which invite people to put themselves listening and reflecting introspectively. In particular, he is interested in the relationship and dynamics that exist in the encounter between multiple individualities through as technological as bodily devices. Precisely the technological element, in this case a real prosthetic apparatus, becomes a tool for capturing and translating body impulses, such as the heartbeat, putting machine and human beings into dialogue, expanding their perceptual experience.(1) D. J. Haraway, Cyborg Manifesto. Women, technologies and biopolitics of the body, edited by L. Borghi, introduction by R. Braidotti, Milan, Feltrinelli 1995, p.118
(2) From the German "complete field".
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